“Sono figlio di un genitore monozigoto cresciuto durante la guerra, la guerra lunga che abbiamo combattuto in tre ore alternate negli ultimi due anni e che sostanzialmente abbiamo perso”.
“Sono diventato maggiorenne l’anno che la Lombardia taroccava i dadi producendo cubi a sette facce, ognuna composta da lati uguali e privi di allergeni”.
“Ho comprato casa in centro e finalmente ho potuto adottare a distanza quel bambino piccolo che vive in periferia che volevo tanto. Il giorno dell’adozione sono tornato a casa fischiettando il meglio dei miei pin, solo grandi successi”.
Questo è tutto quello che oggi, durante il suo turno, ha pensato Aristide Chiumello, il domatore di pigri.
Andrea Cardoni
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