I passaggi si fanno più imprecisi, le urla più roche, i tiri più deboli, gli scatti più brevi, il sole più basso. Sempre più raggi colpiscono le lattine di bibite che i ragazzi hanno infilato sugli spuntoni delle cancellate, per evitare che buchino altri palloni. Così quel rettangolo grigio si circonda di luccichii colorati, come succede nei cartoni animati un istante prima che qualcosa sparisca per incanto. Riccardo lo sa e tiene gli occhi ben aperti. Vede la palla rotolare saltellando verso di lui, la segue con lo sguardo, decide di andarle incontro, ma quando sta per accarezzarne la superficie liscia e tondeggiante un bagliore inaspettato lo investe e l’incantesimo si compie: il pallone svanisce e ricompare alle sue spalle, immobile al centro della rete. Il bimbo si porta le mani agli occhi, e una lacrima mista a sudore scioglie un po’ del nero che le macchia. La partita è finita, e anche la giornata, e per un attimo la vita. Poi dita adulte tra i capelli umidi gli mettono in testa che domani la magia potrebbe ripetersi, e che stavolta, magari, il dio del campetto sarà dalla sua parte.
Antonio Laurino
Battute: 1.105