Quando anche l’altro matto era morto, lui che era il terzo voleva lasciare scritto che non sarebbe mai arrivato. La carta era troppo corta e l’inchiostro troppo storpio per riuscire scrivere. Sempre più marcia si faceva intanto la strada. Prima di andare dillà avrebbe voluto intrecciare i capelli rossi del primo matto per farne un sacco e metterci dentro le cose che servivano. Si era fermato quasi subito però, appena si era ritrovato un capello rosso tra la maglia gialla e il petto. E lì è rimasto, come il primo, con le caviglie scoperte. Il secondo sono io, che sono andato dillà, con due pezzi di maglia gialla legata sulle caviglie. Il capello rosso l’ho lasciato in bocca al terzo.
Andrea Cardoni
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